Descrizione
«Portava la sua giovinezza come un’immortalità.» – Gabriele D’Annunzio
- «Io non credo nell’amore, è una malattia che passa com’è venuta … prendetemi oggi, non contate di avermi domani» scrive Virgina Verasis di Castiglione a uno dei suoi innumerevoli amanti, palesando la sua esigenza più radicata e insopprimibile: non avere padroni.
- Un’esigenza che emerge prepotentemente dal racconto che della sua vita ci propone l’autrice di Amanti e regine, Benedetta Craveri.
- Grazie allo studio dell’autrice e alla scoperta di carteggi mai editi prima, vengono alla luce aspetti sorprendenti di una donna che seppe usare il suo fascino, la sua intelligenza politica, la sua audacia, la sua volontà di dominio, e anche una buona dose di cinismo, per raggiungere un traguardo all’epoca inimmaginabile: disporre liberamente della propria esistenza.
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